Andiamo alla scoperta della Patrona della Sicilia

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Andiamo alla scoperta della Patrona della Sicilia

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Pubblicato in Feste sagre festività · Venerdì 12 Mar 2021
Tags: PatronaSiciliaItriaMadonnaOdigitriasanti

Andiamo alla scoperta della Patrona della Sicilia, la Madonna Odigitria, o Madonna dell’Itria

Non tutti sanno che la Sicilia ha una sua Patrona che è la “Madonna Odigitria“, chiamata anche Madonna dell’Itria, celebrata il martedì successivo alla Domenica di Pentecoste.
L’iconografia è costituita dalla Madonna a mezzo busto con in braccio il Bambino Gesù seduto in atto benedicente che tiene in mano una pergamena arrotolata e che la Vergine indica con la mano destra, il soggetto iconografico è di diversa rappresentazione infatti rappresentare la Madonna in una cassa portata da due anziani che apparentemente scelgono strade diverse.

La testimonianza del ruolo di protettrice della nostra isola la troviamo a Roma in via del Tritone 82, sede dell’Arciconfraternita di S. Maria Odigitria dei Siciliani, presso l’omonima chiesa eretta dai confrati nel 1595.  Con Bolla di Sua Santità Paolo VI, del 12 gennaio 1973, fu elevata a “diaconia cardinalizia”.

Il professore Santi Correnti, in “Storia di Sicilia come storia del popolo siciliano” scrive: “A Roma, accanto alle chiese nazionali di San Luigi dei francesi, o di Sant’Agostino dei portoghesi, o della Madonna di Monserrato degli spagnoli, esiste ancora la chiesa “nazionale” dei siciliani, quella di Santa Maria dell’Itria in via del Tritone, fondata nel 1595 della comunità siciliana di Roma, che ancora reca la scritta “Proprietas Siculorum”.

Il Pitrè, riferendosi al legame di Modica, la perla iblea, città patrimonio dell’Unesco, con la Madonna dell’Itria, ricorda che “nel XIX secolo si celebrava una cerimonia solenne il martedì dopo Pasqua in cui due uomini, vestiti da monaci, portavano il simulacro della Madonna in giro per il paese“. Tuttora la città si dà appuntamento per i festeggiamenti “ra Matr i l’Itria” e nella chiesa vi è una statua ottocentesca che rappresenta la Madonna seduta su una cassa portata da due monaci, Santu Va e Santu Veni.

Madonna Odigitria, nella tela dello Zoppo di Gangi, nella chiesetta dell’Itria a Carini, la Madonna è raffigurata allo stesso modo, cioè su una cassa portata da due anziani che, apparentemente, scelgono strade diverse. Leggenda vuole che questa immagine nasca da una contesa tra due paesi che volevano impossessarsi di un simulacro mariano divenuta non trasportabile si è proceduto con la costruzione del Santuario in quel luogo.

La Madonna Odigitria è venerata in moltissime città della Sicilia, per citarne alcune: Palazzolo Acreide (SR), di cui fu Patrona fino al 1688; Piana degli Albanesi (PA) che, ai piedi del monte Pizzuta, vede una chiesa rurale a Lei dedicata, come, anche, Calascibetta (EN) e Delia (CL);  Vizzini (CT) ha una bellissima processione in suo onore; Monreale (Pa), invece, ha un’icona dell’Odigitria che, secondo la tradizione, fu donata da re Guglielmo al Duomo.

I santi inventati

Tuttavia, non possiamo esentarci dal gravoso compito di menzionare, saltando da palo in frasca cioè parlare di cose del tutto diverse l'una dall'altra perché la sicilianità è anche questa, ricordare che nella tradizione popolare esistono santi inventati, non veri beati, ma hanno il potere di aiutare in certi momenti per esprimere un concetto in modo inequivocabile, senza disturbare chi santo lo è.

Uno è Santu Accutufatu, ovvero santo ammaccato o acciaccato, dopo troviamo Santu Scrutufatu, il santo protettore dei poltroni,
Santu Sanu, il santo pasticcione, che è famoso per i suoi miracoli fatti alla rovescia,
Santu Latruni, si riferisce al ladrone buono e la preghiera a lui rivolta recita: “Santu Latruni, cumpari semu, quantu pigghiamu nni lu spartemu”, ovvero Santo Ladrone, siamo “amici”, quello che prendiamo lo dividiamo.
Esiste anche un santo protettore,
Santu Vintulinu, invocato da tutte le mamme che chiedono ai figli di coprirsi meglio prima di uscire,
se rientrate tra i fortunati lavoratori a stipendio fisso ossia dipendenti, ogni 27 del mese si festeggia San Paganino, santu libiranti santo che libera da un momento non gradevole,
troviamo anche Santu ca un sura (Santo che non suda), il santo patrono delle cause perse
il Beato Assunto, anche se in questa terra ad esser onesti di beata per eccellenza è la parola che ci ha resi famosi nel mondo, espressione della sicilianità serenamente espressa in sette lettere, la ben nota Beata Min…a, ma questa è un'altra storia.


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