Pupi e pupari siciliani

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Pupi e pupari siciliani

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Pubblicato in Teatro spettacoli opera dei pupi · Venerdì 03 Apr 2020
Tags: pupimarionettesiciliaarteteatroculturapopolaretradizione

Pupi e pupari siciliani

Scopri tutto sul meraviglioso mondo dei pupi e dei pupari siciliani nel Blog di ClickSicilia. Una tradizione millenaria che racconta storie epiche e affascinanti.
Nel 2001, il teatro dei pupi è stato inserito nella lista dei beni immateriali dell'umanità (UNESCO), perchè rispecchia l’identità siciliana ed è una delle testimonianze d'arte e cultura popolare che ancora sopravvive nell'isola.
Lo studioso palermitano Giuseppe Pitrè, esperto di folclore e cultura popolare, poneva la nascita dell’Opera dei Pupi nella prima metà dell’Ottocento, anche se, verosimilmente è da ricondurre al Cinquecento, questa singolare forma teatrale.
Il burattino è animato dal basso, così si da vita al fantoccio, la marionetta è manovrata dall’alto con dei fili, ed il Pupo siciliano, è un tipo di marionetta, è caratterizzato e costituito da aste metalliche, invece che da fili, che ne permettono il movimento.
I Pupi siciliani sono più sofisticati delle marionette, un’asta metallica collega il corpo alla testa, per il movimento di quest’ultima, e un’altra asta metallica è utilizzata per il movimento del braccio destro, mentre altri snodi collegano le gambe e il braccio sinistro al corpo, rendendo il tutto più realistico.
Nel 1975 la fondazione del Museo Internazionale delle Marionette di Palermo sigillò nel tempo questa antica arte e tradizione siciliana, ed è divenuta dal 2008 “Capolavoro del patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” da parte dell’UNESCO .
I Pupi siciliani si esibiscono, solitamente, in combattimenti, narrano storie cavalleresche dei più importanti romanzi. I personaggi interpretati più spesso sono i protagonisti de l’Orlando Furioso: Carlo Magno, Orlando, Rinaldo, Angelica e Gano di Maganza.
I temi messi in scena derivano dalla Chanson de Roland, e dai grandi poemi epico-cavallereschi italiani.
Si distinguono due tradizioni dell’opera:
quella “palermitana” diffusa nella Sicilia occidentale,il pupo ha un’altezza compresa tra gli 80 e 100cm ed il peso è di circa dieci chili. Ha gambe articolate che gli consentono una serie di movimenti, quali ad esempio inginocchiarsi. Esso è manovrato di lato, per cui chi lo guida occupa un posto parallelo alla scena.
quella “catanese” diffusa nella Sicilia orientale, nella seconda, invece, l’esemplare raggiunge i 140 cm d’altezza e trenta chili di peso, è più possente ma meno dinamico. Questo è mosso dall’alto pertanto i manovratori stanno in un punto rialzato rispetto alla scena.
I pupari raccontano storie di ribelli, di combattimenti contro un potere prepotente e incomprensibile e riescono a vincerlo, non conbattono per sé, per diventare ricchi e potenti, ma in nome della religione, dell’amore, della gloria, della fedeltà.
Fonti di questo articolo:


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