Festa popolare del Mastro di Campo a Mezzoiuso

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Festa popolare del Mastro di Campo a Mezzoiuso

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Pubblicato in Feste sagre festività · Martedì 27 Giu 2023
Tags: FestapopolareMastrodiCampoMezzojusoPiazzaUmbertoICarnevaletragicommediacostumid'epocaMastroRegina.

Mezzoiuso e la festa popolare del Mastro di Campo

Siamo nella Piazza Umberto I a Mezzojuso, dove  si svolge a Carnevale, la festa popolare del Mastro di Campo, unica nel suo genere che in nessun altro luogo si può ammirare.
Si tratta di una tragicommedia che coinvolge circa cento personaggi abbigliati con costumi d’epoca. Protagonista principale è il Mastro di Campo, ovvero uno strano personaggio col volto coperto da una bizzarra maschera rossa che cerca di conquistare la sua amata Regina.
La sua origine non è un invenzione del tutto ideale del popolo di Mezzojuso ma è legata, come testimoniano il marchese di Villabianca e Giuseppe Pitrè, ad una rappresentazione popolare del ‘700 che si svolgeva a Palermo durante il periodo di Carnevale chiamata “L’Atto di Castello” che a sua volta, probabilmente, si ispirava ad un fatto storico realmente accaduto: l’assalto del Conte di Modica, Bernardo Cabrera, al Palazzo Steri di Palermo, avvenuto nel 1412, per costringere la regina Bianca di Navarra, vedova del Re Martino il Giovane, ad accettare la sua proposta di matrimonio.
Nella rappresentazione del Mastro di Campo il fatto storico, che si conclude con la fuga della Regina verso il castello di Solanto e la cattura del Gran Giustiziere, è stato completamente travisato e il popolo l’ha voluto trasformare a suo modo: il Mastro di Campo non è sprezzato dalla Regina che non lo fugge ma al contrario lo ama, corrisponde il suo amore e sviene quando questi è ferito.

La pantomima ha inizio il pomeriggio dell’ultima domenica di carnevale con l’ingresso in piazza del Foforio, del Maestro delle Cerimonie che precede il corteo reale composto dal Re, dalla Regina, dal Segretario e dalla sua Dama, dai Dignitari e dalle rispettive Dame di compagnia, dall’Artificiere, dalle Guardie del Re e per finire dai Mori. Una volta in piazza, il corteo si dispone a schiera davanti al palco che funge da castello reale dove il Re e la Regina, assistono al ballo eseguito dai Dignitari e dalle Dame a cui prende parte anche il Maestro delle Cerimonie.
A questo punto arrivano in piazza le altre maschere: i Romiti, le Giardiniere, i Maghi e a seguire gli Ingegneri, collaboratori del Mastro di Campo, che con l’ausilio di alcuni strumenti di misurazione studiano il percorso e le strategie di guerra.
Dopo qualche minuto si sente da lontano il caratteristico suono del tamburo e si vede spuntare in piazza il Mastro di Campo a cavallo con due Volanti alle briglie, seguito dall’Ambasciatore, dal Capitano dell’Artiglieria, da Garibaldi con i Garibaldini, il Barone e la Baronessa a cavallo agli asini, il Campiere, il Curatolo e il Vurdunaro e infine la Cavalleria.
Il Mastro di Campo in sella al suo cavallo fa un giro attorno alla piazza, poi sceso da cavallo, si avvicina agli Ingegneri, li consultata e subito dopo di suo pugno scrive un messaggio di sfida al Re.

Nel campo di battaglia, si alternano: la Cavalleria che lancia confetti tra la folla e ogni tanto improvvisa attacchi a colpi di confetti contro la corte; il Foforio, ossia briganti che irrompono in schiera catturando in ostaggio alcune persone tra il pubblico che vengono rilasciate solo dopo aver pagato un riscatto ossia da bere e qualche dolcetto; Garibaldi e i Garibaldini che aiutano il Mastro di Campo nella conquista della Regina combattendo contro i mori che sono posti a difesa del castello; i Massarioti mangiano, bevono e distribuiscono al pubblico salsiccia, pane, formaggio e vino; i Maghi alla continua ricerca della Trovatura (consistente in un piatale o cantaru pieno di maccheroni) e infine i Romiti che lanciano manciate di crusca addosso agli spettatori.
In tutta questa bagarre il Mastro di Campo tenta di conquistare la Regina.
Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo i Maghi fanno la Trovatura: vanno a scavare sotto il palco e scoprono nascosto un cantaru colmo di maccheroni conditi con sugo, polpette e salsiccia che poi mangiano con le mani e tentano di offrire al pubblico. Il Barone e la Baronessa fanno alcuni giri per la piazza con il lutto in mostra. Il Mastro di Campo guarito dalle sue ferite fa nuovamente ingresso in piazza con i suoi uomini e riprende così la battaglia.
Approfitta di questo momento di confusione il Mastro di Campo che, accompagnato dai Garibaldini, riesce, attraverso la scala segreta, a penetrare all’interno del castello dove una volta arrivato, i Garibaldini circondano la Corte e incatenano il Re. Il Mastro di Campo finalmente può togliere la maschera e abbracciare la sua Regina.
La pantomima termina con la sfilata delle maschere per le vie principali del centro abitato.

Il Museo del Mastro di Campo a Mezzojuso è una mostra permanente sui Carnevali Storici di Sicilia. Particolare attenzione è rivolta alla sezione dedicata al Mastro di Campo, ovvero la festa popolare che si svolge ogni anno da oltre due secoli a Mezzojuso l’ultima domenica di carnevale.
Si tratta di un percorso museale, in locali di pertinenza del Castello comunale, maggiori informazioni presso la Pro Loco



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